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Jungfrau: 200 anni or sono venne scalata per la prima volta

(Keystone-ATS) Tre agosto 1811: la Jungfrau, montagna prominente e coperta di ghiacciai situata nell’Oberland Bernese, viene scalata per la prima volta. Protagonisti dell’impresa, quattro alpinisti – due figli di un industriale argoviese e due cacciatori di camosci vallesani – che con tale spedizione violano per la prima volta una cima di oltre 4000 metri delle Alpi svizzere.

Con grande orgoglio i quattro uomini hanno raggiunto la cima, a 4158 metri di altitudine, poco dopo le 14:00 e vi hanno piantato una bandiera improvvisata: un fazzoletto nero. Ma poiché dalla valle il loro drappo non era visibile, è sorto immediatamente il dubbio che Johann-Rudolf e Hieronymus Meyer, insieme alle loro due guide vallesane Joseph Bortis e Alois Volken, non fossero effettivamente giunti in vetta.

Per dissipare questo scetticismo infamante, i fratelli Meyer hanno ripetuto l’ascensione un anno dopo: questa volta – come ha riportato l’alpinista e scrittore bernese Daniel Anker nel suo libro intitolato “Jungfrau – Zauberberg der Männer” – stendono un’enorme bandiera rossa in tela cerata. Impossibile non vederla.

Mentre la prima ascensione del Monte Bianco, 25 anni prima ha suscitato un’ampia eco rimasta nel tempo, quella della Jungfrau è rapidamente caduta nell’oblio. Per spiegare questa differenza l’alpinista e scrittore Marco Volken, nell’edizione di luglio della rivista del Club alpino svizzero, suggerisce che la spedizione dei fratelli Meyer rivestiva “indubbiamente un carattere moderno” in rottura con il passato.

I due argoviesi, in effetti, non hanno stabilito alcun legame tra la loro spedizione e un interesse per le scienze naturali. Per Marco Volken, hanno forse così “dato vita all’alpinismo in quanto attività originale che non ha bisogno di altra giustificazione se non la ricerca di avventura e di un’esperienza nella natura”.

All’inizio del 20esimo secolo, la tecnica ha permesso di avvicinare la montagna. Adolf Guyer-Zeller ha in effetti costruito un treno che saliva fino allo Jungfraujoch e che rendeva così l’universo dell’alta montagna accessibile al grande pubblico.

Già molto prima che alpinisti, costruttori di treni e turisti, accedessero alla Jungfrau, la montagna, ben proporzionata, coperta di ghiacciai immacolati e visibile da lontano ha ispirato la fantasia degli uomini.

“La Jungfrau è unica e bella”, più di qualsiasi altra cima, scriveva Karl Spazier nel 1790 nel suo libro “Wanderungen durch die Schweiz”. Quanto al pastore di Lauterbrunnen (BE) Samuel Wyttenbach, nel 1777 vedeva dalla sua abitazione “le vette prominenti della Jungfrau che svettano come due seni bianchi come la neve”.

Dal 30 luglio al 7 agosto, i 200 anni della prima ascensione della Jungfrau saranno celebrati con diverse manifestazioni nella regione. L’atto ufficiale si terrà il 3 agosto a Wengen (BE): alpinisti professionisti noti, come anche guide bernesi e vallesane, scaleranno la montagna. Saliranno lunga la via storica vestiti in abiti dell’epoca.

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