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Jungfrau: in 60 scalano montagna 200 anni dopo prima ascensione

(Keystone-ATS) Con un’impresa spettacolare una sessantina di alpinisti ha ricordato oggi la prima ascensione della Jungfrau, avvenuta esattamente 200 anni fa: circa 20 cordate composte di tre persone hanno infatti scalato i 4158 metri della celebre montagna delle Alpi bernesi. Alcuni partecipanti erano addirittura vestiti con abiti d’epoca.

Per celebrare l’anniversario questa sera si terrà inoltre una manifestazione a Wengen (BE), alla quale parteciperà anche il consigliere federale Ueli Maurer. Pure prevista una festa folcloristica con musica e balli.

Gli alpinisti saliti oggi hanno utilizzato tre diverse vie: Rottal, Rotbrett e Rottalsattel. Tra le 7.00 e le 08.30 tutti sono giunti in vetta dove le condizioni meteorologiche erano buone. Durante la discesa alcune cordate hanno però incontrato un temporale con grandine, ha affermato un alpinista che ha effettuato la scalata per conto della televisione svizzerotedesca SF.

Originariamente era prevista l’utilizzazione anche una quarta via, lungo la cresta est. A causa delle condizioni meteorologiche vi si è però rinunciato, ha affermato una portavoce degli organizzatori della manifestazione.

I festeggiamenti odierni hanno così permesso di rendere degnamente omaggio ai due figli di un industriale argoviese e ai due cacciatori vallesani di camosci che il tre agosto 1811 salirono per la prima volta in vetta alla Jungfrau (toponimo che significa la Vergine).

Dopo aver raggiunto la cima poco dopo le 14.00, i quattro vi piantarono una bandiera improvvisata: un fazzoletto nero. Ma poiché dalla valle il loro drappo non era visibile, è sorto immediatamente il dubbio che Johann-Rudolf e Hieronymus Meyer, insieme alle loro due guide vallesane, Joseph Bortis e Alois Volken, non fossero effettivamente giunti in vetta. Per dissipare questo scetticismo infamante, i fratelli Meyer hanno ripetuto l’ascensione un anno dopo: questa volta hanno steso un’enorme bandiera rossa in tela cerata. Impossibile non vederla.

Esattamente cento anni dopo, nel 1912, la montagna divenne accessibile anche al grande pubblico. In quell’anno fu infatti completata la costruzione della ferrovia che sale allo Jungfraujoch, ideata dall’imprenditore Adolf Guyer-Zeller.

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