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Libia: Medvedev, uccidere civili è crimine internazionale

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 febbraio 2011 - 15:20 minuti
(Keystone-ATS)

Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha invitato la leadership libica "ad usare moderazione per non peggiorare ulteriormente la situazione e a non uccidere la popolazione civile, altrimenti - ha ammonito - tali azioni saranno qualificate come delitto, con tutte le conseguenze che derivano dal diritto internazionale". Lo riferisce l'agenzia Interfax citando una dichiarazione speciale del presidente da San Pietroburgo.

"La Russia condanna l'uso della forza contro i civili sotto gli ordini della leadership del Paese", ha detto Medvedev. "Chiediamo con forza alle autorità libiche e a tutti i politici responsabili della situazione attuale a mostrare moderazione per evitare il peggioramento della situazione e l'uccisione di civili", ha aggiunto il capo dello Stato. "Altrimenti, tali azioni saranno considerate come un crimine, con tutte le conseguenze in base alla legge internazionale", ha concluso.

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