Molti svizzeri pronti ad andare a lavorare all'estero
Il 77% delle persone attive in Svizzera si dichiara pronto ad andare a lavorare all'estero: lo rileva lo studio internazionale "Decoding Global Talent". Tale percentuale è al di sopra della media di tutti gli altri Paesi considerati (64%), ha comunicato oggi la società di reclutamento online JobCloud che ha partecipato al sondaggio a livello svizzero.
Per condurre lo studio sono state interrogate oltre 200'000 persone professionalmente attive in 190 paesi. In Svizzera, JobCloud, società nata dalla fusione nel 2013 di jobs.ch e jobup.ch, ha intervistato oltre 4'400 individui. I risultati sono stati analizzati da "The Boston Consulting Group" e "The Network", che raccolgono i più grandi portali di reclutamento in linea.
Oltre all'alta percentuale di svizzeri che vorrebbero andare a lavorare all'estero, sorprendono anche le motivazioni fornite: gli intervistati su suolo elvetico privilegiano l'arricchimento personale, la scoperta di nuove culture ai motivi di carattere professionale. Da notare che queste motivazioni divergono da quelle del precedente studio condotto sul tema nel 2012: allora l'evoluzione professionale era considerata come fattore importante per motivare lo spostamento all'estero. "La scoperta di nuovi Paesi e altri costumi occupava solo il terzo posto, dietro l'arricchimento professionale e la ricerca di nuove sfide", ha precisato JobCloud.
Tra tutti i dipendenti, quelli più propensi a espatriare sono i lavoratori specializzati.
Le destinazioni preferite dagli svizzeri comprendono i paesi anglofoni, quelli vicini e quelli dell'Europa del nord. La Germania occupa la quarta posizione (39%) delle destinazioni più ambite per soggiorni professionali. Nelle top ten anche Svezia (31%) e Norvegia (26%).
In testa restano gli Stati Uniti con il 50% delle risposte favorevoli, seguono il Canada (44%), il Regno Unito (44%) e l'Australia (39%) .