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Musica: Mina, diva e talent scout con ‘Caramella’

(Keystone-ATS) ROMA – È curiosa, eclettica, capace di mischiare generi, stili, sonorità e repertori diversi, e di setacciare la produzione degli autori, anche debuttanti e sconosciuti, senza pregiudizi o preconcetti. Mina, la ‘signora’ della musica italiana, ha ancora tanta voglia di sperimentare e di spaziare in nuovi territori e in questo nuovo cd prosegue il suo lavoro di talent scout. A sette mesi da ‘Facile’, esce domani ‘Caramella’, 14 tracce che si aprono e si chiudono con ‘You get me’, la prima versione in duetto con Seal, che ha registrato i suoi interventi a Los Angeles con la produzione di David Foster; la seconda come ghost track cantata da sola.
A firmare ‘You get me’ è un autore sconosciuto, Teitur Lassen, musicista delle isole Faroe, insieme alla neozelandese Pam Sheyne. Il pezzo le è stato segnalato dal nipote, Axel Pani, 23 anni che da un paio di album collabora con la nonna. “Mio figlio – racconta Massimiliano Pani – scrive bene. Quest’anno si laurea in business administration. Fa tutte e due le cose. Ma la musica ce l’hai dentro, anche se cerchi un’altra strada spunta fuori”. Parlando della celebre mamma, dice: “Quello di talent scout è il suo ruolo principale. Che sia una grande voce non c’é dubbio, ma ha 50 anni di discografia smisurata alle spalle perché è brava a trovarsi un repertorio. E’ bello vedere che un’artista come lei vada a scoprire e tirare fuori un artista nuovo piuttosto che fare un repertorio scontato. Ci vuole coraggio. In Italia c’é gente che scrive bene e che non viene celebrata, magari succede grazie a Mina. Lei si diverte di più a fare questo tipo di operazioni, ha più motivazioni”.
Tre le incursioni della diva nel rock alternativo di qualità: ‘La clessidra’ di Davide ‘Boosta’ di Leo dei Subsonica, ‘Solo se sai rispondere’ di Massimiliano ‘Max’ Casacci, e ‘Io e te’, sconosciuta ai più e contenuta nel disco di debutto da solista dell’ex Scisma Paolo Benvegnù, firmata dal chitarrista e autore con Andrea Franchi e Gianni Dall’Orto.
Ma Mina ha chiamato anche autori di fiducia: come Andrea Mingardi e Maurizio Tirelli, presenti con ‘Accendi questa luce’ e ‘Mi piacerebbe andare al mare’, oltre a Samuele Cerri, Mauro Santoro, Maurizio Morante e Fabrizio Berlincioni. Includendo anche due duetti non ancora presenti nella sua discografia: ‘Poche parole’ con Giorgia (dall’album ‘Stonata’ del 2007) e ‘Amore disperato’ con Lucio Dalla (dall’album ‘Lucio’ del 2003).
‘Caramella’ offre atmosfere rarefatte di ‘La clessidra’, ma anche tematiche impegnative del testo di ‘Accendi questa luce’. Si passa dalla drammaticità di ‘Mi piacerebbe andare al mare’ alle immagini liriche di ‘Io e te’; dall’eleganza da jazz ballad di ‘Così così’, sottolineata dal sassofono di Phil Woods, all’irruenza melodica di ‘Solo se sai rispondere’. E ancora: la cantabilità immediata di ‘Come se io fossi lì’ e ‘Amoreunicoamore’, e la dolce-amarezza partenopea di ‘Ma comme faje’, la dolorosa intensità di ‘Inutile sperare’ e la candida sincerità di ‘Il povero e il re’.
Ma rivedremo mai Mina dal vivo? “Io come fan lo spero – risponde Massimiliano – perché il suo modo di fare questo lavoro è veramente straordinario, come lo fa lei lo fanno in pochi. Vederla in studio fa sempre paura. Ma già dall’energia che mette nei dischi c’é tanto di lei. Mina fa un disco l’anno e cerca di dare il meglio di sé, con un vero rispetto per i suoi fan. Potrebbe fare dei grandi successi con il suo repertorio, ma preferisce rischiare in prima persona”. “Il ritorno sulle scene? E’ una cosa molto personale, una decisione sua. Però c’é molto di lei in quello che fa, dal disco alla copertina. Certo, sarebbe troppo bello rivederla sul palco, non vedrei l’ora”.

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