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Niger: ostaggi francesi; Al Qaida, uno ucciso da noi

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 - 11:04
(Keystone-ATS)

ROMA - Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), il ramo nordafricano del network del terrore, cambia ancora la propria versione sulla morte di Vincent Delory e Antoine de Leocour, i due ostaggi francesi rapiti in Niger a inizio anno e uccisi il 9 gennaio, in un comunicato citato da "Le Monde".
"Uno dei due è stato ucciso dal bombardamento dei francesi contro i veicoli dei mujaheddin, non dai nostri proiettili, l'altro lo abbiamo 'giustiziato' dopo il raid", si legge in un comunicato dell'Aqmi pubblicato ieri online.
Due giorni fa, in un audio pubblicato da Al Jazira sempre l'Aqmi aveva detto che i due ostaggi erano stati uccisi in una sparatoria tra i rapitori e dei militari transalpini che tentavano di liberare i due giovani.
"Le Monde" ricorda che, secondo quanto riferito dal procuratore di Parigi, l'autopsia sui due cadaveri hanno riscontrato un colpo di arma alla fuoco su quello di Leocur, mentre "è più difficile stabilire le cause della morte di Delory", perché il corpo è carbonizzato, presentando "cinque feriti di arma da fuoco".

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