Strage di poliziotti e civili nel nord-est della Nigeria. Un portavoce militare ha reso noto che uomini armati, presumibilmente appartenenti al gruppo integralista islamico Boko Haram, hanno attaccato in forze la città di Bama, scatenando combattimenti che hanno lasciato sul terreno 55 vittime.

Secondo il portavoce militare Sagir Musa, i Boko Haram hanno ucciso 22 poliziotti, 14 guardie carcerarie, due soldati e quattro civili. Anche 13 membri del commando sono morti nei combattimenti.

Sagir Musa ha spiegato che gli integralisti hanno dato l'assalto al carcere della cittadina liberando 105 detenuti. Gli scontri sono durati più di cinque ore: testimoni hanno riferito che sono stati dati alle fiamme la stazione di polizia, alloggiamenti militari ed edifici governativi.

Bama è una piccola e isolata cittadina nello stato nord-orientale di Borno. Da qui i Boko Haram hanno avviato nel 2009 la loro sanguinosa rivolta contro il potere centrale nigeriano, diventando di anno in anno una minaccia sempre più devastante per la stabilità del Paese maggior produttore africano di energia.

Forte la preoccupazione dell'Occidente, anche per i legami sempre più stretti dall'organizzazione con altri gruppi jihadisti, con il gruppo Ansaru collegato ai terroristi di al-Qaida, oltre che con reti criminali di vario genere.

L'obiettivo dichiarato dei Boko Haram è creare uno Stato islamico in Nigeria, dove la popolazione è equamente divisa tra cristiani (a sud) e musulmani (a nord). Anche l'intervento di una forza multinazionale africana inviata dal Niger e dal Ciad a sostegno del governo centrale nigeriano non è finora riuscita ad avere ragione dei miliziani fondamentalisti.