MOSCA - Il presidente russo, Dmitri Medvedev, non ha escluso nuove sanzioni contro l'Iran nel caso Teheran dovesse assumere una "posizione non costruttiva" sul dossier relativo al suo programma nucleare.
"Se la dirigenza iraniana assumerà una posizione meno costruttiva, in teoria tutto è possibile", ha detto Medvedev in una intervista all'ultimo numero del settimanale tedesco Der Spiegel in edicola lunedì, ripresa dalle agenzie russe. "Di questo - ha aggiunto - abbiamo parlato con il presidente americano Barack Obama nel corso dell'incontro di New York. Io non vorrei che tutto ciò si concludesse con l'adozione di sanzioni internazionali, poiché le sanzioni, come è noto, sono una strada in una direzione molto complessa e pericolosa. Ma se non ci saranno passi avanti, nessuno può escludere un tale scenario".
Nell'intervista a Der Spiegel, concessa alla vigilia della visita che Medvedev farà a Berlino il 9 novembre prossimo per il 20/o anniversario della caduta del Muro, il leader del Cremlino afferma che le "ambizioni nucleari di Teheran possono essere realizzate nell'ambito del programma pacifico di utilizzo dell'atomo sotto il controllo dell'Aiea". "Nessuno si oppone a questo. Bisogna solo rispettare le regole che esistono e non cercare al contrario di nascondere questi o quegli impianti", ha detto il presidente russo.
"Se saranno raggiunti accordi sui programmi di arricchimento dell'uranio e sul suo utilizzo sul territorio iraniano a scopi pacifici - ha aggiunto Medvedev - noi siamo disposti a partecipare a tali programmi". "Ma se la dirigenza di Teheran assumerà una posizione meno costruttiva, in teoria tutto è possibile", comprese nuove sanzioni.
Nell'intervista - della quale il settimanale di Amburgo ha diffuso una anticipazione - il leader del Cremlino ha al tempo stesso escluso la consegna da parte della Russia di armi offensive all'Iran. "Noi intendiamo fornire solo armi di carattere chiaramente difensivo. Non siamo intenzionati a consegnare armi di tipo offensivo", ha detto.