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Nucleare, Iran e i '5+1' verso prolungamento negoziati

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 novembre 2014 - 21:04
(Keystone-ATS)

È corsa contro il tempo a Vienna per arrivare a un accordo esteso sul nucleare iraniano, con le lancette che scandiscono i minuti in vista della deadline della mezzanotte di domani e l'ipotesi di un prolungamento dei negoziati che prende sempre più corpo.

Nella capitale austriaca si sono susseguiti gli incontri tra i rappresentanti della Repubblica islamica e i Paesi del '5+1' (Cina, Stati Uniti, Francia, Gb e Russia più la Germania), con l'ex responsabile della politica estera dell'Ue Catherine Ashton a coordinare il gruppo.

A Vienna è sbarcato per una visita lampo anche il capo della diplomazia saudita, Saud Al-Faisal, che ha incontrato il segretario di Stato Usa John Kerry e spinto l'agenzia di Stato iraniana a parlare di "clima positivo", con l'ipotesi di un accordo all'ultimo minuto che guadagnerebbe terreno.

I nodi da sciogliere sono sostanzialmente due. Da un lato il tema dell'arricchimento dell'uranio, con Teheran pronta a rispettare l'accordo sullo stop all'arricchimento al 20% - considerato la linea rossa superata la quale la bomba atomica sarebbe a portata - ma decisa a continuare a produrre combustile per le proprie centrali nucleari.

Dall'altro quello delle sanzioni: per ribadire la priorità di Teheran, la cancellazione totale delle sanzioni, in particolare quelle sull'export del petrolio che strangolano l'economia del Paese, è sceso in campo anche la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei.

La penultima giornata di negoziati è scorsa segnata dal tradizionale tira e molla tra le parti. Teheran si è precipitata a smentire di aver mai ipotizzato di mettere sul tavolo un prolungamento, anche di un anno, dei negoziati, come qualche media occidentale aveva scritto.

In realtà, l'ipotesi di un pre-accordo politico a cui sarebbero seguite trattative specifiche è stata sollevata soprattutto in ambito occidentale, man mano che i giorni passavano e la deadline di lunedì sera si avvicinava. La 'confermà è arrivata stasera da un diplomatico americano citato dalla France Presse e dai media internazionali: "Stiamo discutendo una gamma di opzioni, abbiamo deciso di discutere anche questa (il prolungamento, ndr) con gli iraniani".

Un rinvio appare per certi aspetti inevitabile. Il divario tra le parti rimane infatti "significativo", ha ammesso il presidente Usa Barack Obama che pure su un accordo con Teheran ha puntato molte delle sue fiches in politica estera. "La buona notizia è che l'intesa provvisoria che abbiamo stipulato ha impedito al programma nucleare iraniano di avanzare. Quindi è stato un successo", ha detto. "Ora la domanda è: possiamo arrivare ad un accordo permanente?".

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