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Omicidio terapeuta: Gran consiglio aveva rifiutato la grazia

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 settembre 2013 - 18:58
(Keystone-ATS)

Nel settembre 2011 il Gran consiglio ginevrino aveva rifiutato all'unanimità di concedere la grazia a Fabrice A., sospettato di aver ucciso giovedì a Bellevue (GE) la socioterapeuta che lo accompagnava per un'uscita in un centro equestre.

Confermando il fatto rivelato dal sito internet di "Le Matin" oggi, il verbale del parlamento ginevrino del 22 settembre 2011 indica che Fabrice A. ha chiesto la grazia perché "non ne poteva più di stare in prigione, che trovava ciò ingiusto e che desiderava rifarsi una vita altrove". Stando alla lettera di domanda di grazia citata da "Le Matin", il franco-elvetico aveva l'intenzione di stabilirsi in Irlanda.

Nell'agosto 2012 Fabrice A. era stato trasferito dagli stabilimenti penitenziari di Orbe (VD) al centro di socioterapia La Pâquerette, dove lavorava la vittima.

Il verbale riferisce peraltro del primo stupro commesso dall'uomo nel 1999. La donna, di 31 anni, era già stata violentata all'età di 16 anni. Per costringerla, Fabrice A. aveva impiegato delle manette che provenivano dal proprio appartamento.

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