PBD offre "nuova patria" ad elettorato di centro-destra
LIESTAL - Il Partito borghese democratico (PBD) vuole offrire "una nuova patria" agli elettori del centro-destra. Lo ha affermato oggi a Liestal (BL) il suo presidente Hans Grunder. In vista delle elezioni federali di ottobre, il PBD spera di raddoppiare i seggi in Consiglio nazionale, portandoli dagli attuali cinque a dieci, e confermare il seggio alla Camera dei cantoni.
Nel suo discorso di apertura all'assemblea dei delegati, Grunder ha lodato i valori che caratterizzano il centro dello scacchiere politico. A suo avviso, la Svizzera è un modello di successo perché i suoi abitanti hanno imparato nel corso dei secoli a trovare un equilibrio tra i loro interessi, le loro ambizioni, le loro culture e le loro differenti componenti sociali.
Ma in un contesto di mutazioni economiche e di crescita demografica, le pressioni aumentano, in particolare sulla classe media. Grunder afferma tuttavia che non è con le proposte populistiche ed estremistiche che si risolvono i problemi.
Per il partito, creato nell'autunno del 2008, l'obiettivo principale resta comunque la conferma del seggio in Consiglio federale di Eveline Widmer-Schlumpf. A questo proposito, la ministra grigionese intende impegnarsi personalmente durante la campagna elettorale.
Il PBD, che si lancia per la prima volta nella corsa per le elezioni nazionali, ha presentato oggi un catalogo di temi elettorali. Il testo definitivo sarà ultimato verso la fine di febbraio o l'inizio di marzo, ha detto Grunder.
Nella bozza programmatica i borghesi-democratici affermano di identificarsi fortemente con la famiglia tradizionale senza per questo voler ignorare forme più contemporanee, con i due congiunti che svolgono un'attività professionale. Per quanto riguarda l'istruzione pubblica, il PBD trova che la scuola debba sostenere in primo luogo gli allievi più deboli, ma pure incoraggiare i più talentuosi.
In ambito giuridico, il PBD chiede "maggiore fermezza", in particolare nella lotta contro gli abusi nella politica di asilo. Quanto alle finanze, il partito si impegnerà affinché le famiglie con reddito modesto siano favorite dal punto di vista fiscale.
Il PBD si dice peraltro favorevole all'abolizione della distinzione tra frode e evasione fiscale. Pur rimanendo contrario all'adesione all'Unione europea, il partito punta su buone relazioni bilaterali. Finché non si troveranno soluzioni credibili in materia energetica, il PBD resta favorevole alla costruzione di nuove centrali nucleari.
Dalla sua fondazione, il partito ha conosciuto una buona progressione, ha sottolineato Grunder. Conta ormai 14 sezioni cantonali e 7'000 membri, "Siamo praticamente grandi quanto i Verdi", ha aggiunto.
Il PBD auspica di ampliare il suo elettorato nei ranghi borghesi, dove intravvede una possibilità di guadagnar voti. Secondo il suo presidente, reali chance di progressione sussistono nei cantoni di Berna, Zurigo, Argovia e Turgovia. Non esclude neppure sorprese nella Svizzera romanda.
"No" ad iniziativa armiNel primo pomeriggio, l'assemblea dei delegati del PBD - con 82 voti contro 27 e 8 astensioni - si è espressa contro l'iniziativa popolare "per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi", su cui i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare il prossimo 13 febbraio.
La decisione è stata presa dopo una controversa discussione: per l'iniziativa si era espresso il candidato PBD al Gran consiglio zurighese Danny Schlumpf, il quale ha sostenuto che il numero di omicidi e di suicidi sarebbe diminuito con l'approvazione del testo. In precedenza, a grande maggioranza i delegati avevano respinto una proposta che chiedeva di lasciare libertà di voto sull'iniziativa.