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Petroplus: Unia chiede a Schneider-Ammann di agire

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 gennaio 2012 - 19:39
(Keystone-ATS)

Il sindacato Unia ha lanciato oggi un appello a Johann Schneider-Ammann affinché si impegni "personalmente e immediatamente presso le banche svizzere interessate" in favore del proseguimento dell'attività della raffineria di Cressier (NE) appartenente al gruppo Petroplus sull'orlo del fallimento.

La chiusura del sito neocastellano - definitiva o temporanea - è prevista per metà gennaio. Circa 260 impieghi "diretti" sono a rischio, ai quali bisogna aggiungerne altri 250 "indiretti", scrive Unia.

Intanto, oggi, il consigliere di Stato neocastellano Thierry Grosjean ha incontrato la direzione e i collaboratori di Petroplus. Nonostante il blocco delle trattative, Grosjean crede ad altre opzioni alternative al fallimento e auspica, in caso negativo, la ripresa del sito da parte di terzi. A fine dicembre, le banche hanno congelato la linea di credito di un miliardo di dollari che serviva a Petroplus per acquistare greggio. Da allora il gruppo ha deciso di chiudere "temporaneamente" le raffinerie di Petit-Couronne (F), Anversa (B) e Cressier e di ridurre le attività al minimo in quelle di Coryton (GB) e Ingolstadt (D).

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