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S&P taglia rating 24 banche italiane

(Keystone-ATS) Standard and Poor’s ha tagliato il rating di 24 banche e istituzioni finanziarie italiane a causa dei rischi sull’economia e il debito sovrano. È quanto si legge in una nota secondo cui fra le banche vi sono Mps, Ubi e Banco Popolare. Confermati i rating di 19 istituti fra cui Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Per l’agenzia le rinnovate tensioni sul mercato e nei paesi periferici europei, specie in Italia, oltre che le prospettive di crescita in calo hanno portare a un ulteriore deterioramento delle condizioni operative delle banche italiane. Per il settore è previsto un aumento del costo della raccolta e un calo della redditività nei prossimi due anni mentre il rallentamento dell’economia nel 2012 potrebbe impedire il miglioramento della qualità degli attivi.

Nel suo rapporto Standard and Poor’s afferma poi che il governo italiano deve attuare “misure fattibili di aumento della crescita e portare avanti una più veloce riduzione del peso del debito dovuto al settore pubblico” oppure, fra le diverse conseguenze, le banche e le imprese dovranno affrontare costi di finanziamento più alti e una stretta sul credito con conseguenze sull’economia.

L’agenzia ha tagliato il rating di Mps (da A- a BBB+), Banco Popolare (da A- a BBB), Ubi Banca (da A ad A-), Banca Popolare di Milano (da A- a BBB+), Banca Carige (da A- a BBB+). Confermati i rating di Intesa Sanpaolo e Unicredit (entrambi A) e Bnl (A+) oltre che quelli di Mediobanca (A).

L’agenzia di rating ha rivisto inoltre la sua valutazione del settore bancario italiano (“Bank Industry Country Risk Assessment”) dal gruppo 2 al gruppo 3 su una scala da 1 a 10, dove 1 è il livello più elevato.

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