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Siria: attivisti, 47 civili uccisi in diverse località

(Keystone-ATS) Sarebbero quasi 50 i civili uccisi oggi in diverse regioni della Siria dalle forze di sicurezza e dai militari governativi. Lo riferiscono diverse piattaforme di attivisti siriani in patria e all’estero.

Secondo le fonti, 26 persone sono state uccise nei pressi di Soran, a nord di Hama. Tra queste figurerebbero cinque bambini freddati da non meglio precisati cecchini. Altre 17 persone sarebbero morte a Dayr az Zor, capoluogo della regione orientale al confine con l’Iraq, da giorni teatro di una massiccia offensiva militare. Almeno quattro civili, tra cui un bimbo, sarebbero inoltre stati uccisi a Binnish, località sulla strada tra Idlib e Aleppo, nella regione nord-occidentale al confine con la Turchia.

In precedenza Oday Sayyed, portavoce dalla regione dei Comitati di coordinamento locale, piattaforma che riunisce gli organizzatori delle proteste anti-regime, aveva riferito che numerosi carri armati hanno circondato almeno quattro località nella provincia di Idlib, al confine con la Turchia.

Raggiunto telefonicamente attraverso una rete cellulare turca, Sayyed ha affermato che Binnish, Taftanaz, Sirmin e Maarrat an Numan sono completamente isolate dal resto del paese e che in ciascuna località sono in corso rastrellamenti e arresti indiscriminati.

Stando a quanto riferisce la tv panaraba al-Arabiya, il presidente Bashar al-Assad, durante il suo colloquio a Damasco col ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu, ha affermato che la Siria “non rinuncerà a perseguire i gruppi terroristi”.

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