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Siria: attivisti, arrestati centinaia di oppositori

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 maggio 2011 - 16:26
(Keystone-ATS)

La forze di sicurezza hanno arrestato centinaia di oppositori in Siria negli ultimi giorni. Lo ha denunciato il direttore dell'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo, Rami Abdul-Rahman, precisando che la repressione della polizia si è abbattuta in particolare sugli organizzatori delle proteste contro il governo e su quanti vi hanno partecipato.

Abdul-Rahman ha descritto le operazioni delle forze di sicurezza come rastrellamenti "eseguiti casa per casa", in particolare nelle città di Homs, Banias, nei sobborghi di Damasco e intorno a Daraa, proprio nei centri quindi dove è stata più forte la protesta contro il presidente Bashar al-Assad.

Sabato il comitato siriano per i diritti umani ha denunciato che, da metà marzo e fino al 29 aprile scorso, 827 persone sono state uccise nella repressione delle proteste. Il bilancio comprende i civili uccisi dalle forze di sicurezza e i militari assassinati perché si sono rifiutati di sparare contro i manifestanti, ma tra le vittime ci sono anche bambini, donne, anziani, medici, personale paramedico e molti civili morti sotto tortura. Stando al Comitato, inoltre, ottomila persone sarebbero state arrestate da metà marzo, ma l'organizzazione precisa di avere conferma della cattura di 2'834 persone, tra le quali 891 sono abitanti di Daraa.

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