USA: giudice boccia intercettazioni senza permesso era Bush
WASHINGTON - Un giudice federale ha definito illegale la intercettazione non autorizzata da parte dell'intelligence statunitense di telefonate fatte da cittadini americani sospettati di collegamenti col terrorismo.
La sentenza del giudice Vaughn Walker riguarda il caso delle intercettazioni di telefonate fatte dalla National Security Agency (NSA) ai danni di legali americani che difendevano un ente di carità islamico dell'Oregon, Al Haramain, sospetatto di legami con i terroristi.
Le intercettazioni erano state fatte senza ottenere prima i permessi richiesti dalla legge ma la amministrazione Bush aveva sostenuto che lo stato di guerra con i terroristi autorizzava l'esecutivo a bypassare le norme ordinarie richiedenti l'autorizzazione di un giudice.
L'amministrazione Obama, ereditato il caso legale, si era limitata a seguire la stessa strada di Bush sostenendo che il caso doveva essere archiviato perché avrebbe rivelato altrimenti segreti di stato.
Ma il giudice Walker ha respinto questa tesi dichiarando "illegali" le intercettazioni e ammonendo che un uso totalmente libero dell'ascolto di telefonate da parte dell'esecutivo potrebbe guidare ad "abusi potenziali da parte del governo".
L'effetto pratico della decisione sarà la possibilità adesso per le vittime della intercettazione di chiedere risarcimenti al governo. Uno dei legali di Al Haramain ha affermato che la decisione del giudice costituisce "un chiaro ripudio della teoria Bush-Cheney della onnipotenza dell'esecutivo".