Votazioni cantonali: nucleare, stranieri, HarmoS
BERNA - In 14 cantoni - 11 svizzerotedeschi e tre romandi - si è votato nel fine-settimana anche su oggetti di carattere locale. Fra i temi di interesse nazionale da segnalare il "no" di Nidvaldo all'uscita dal nucleare, il "no" di bernesi e basilesi al voto agli stranieri e il "sì" di Soletta e Basilea Campagna al concordato scolastico HarmoS.
I NIDVALDESI hanno ancora una volta fatto sapere di essere favorevoli all'energia nucleare, pur essendo decisamente contrari a un deposito di scorie radioattive in casa loro, sotto il Wellenberg. Hanno infatti respinto nettamente - 7'398 voti contro 4'159 - l'iniziativa lanciata dal Partito socialista "per l'uscita a tappe dal nucleare". Essa chiedeva che la società elettrica cantonale EWN rinunciasse a far capo alle centrali atomiche entro la fine del 2039 e che nel contempo vendesse tutte le sue partecipazioni nelle centrali stesse. Più della metà dell'energia elettrica distribuita dalla EWN nel cantone è attualmente di origine nucleare.
A BASILEA CITTÀ gli stranieri non potranno votare o essere eletti. Il popolo ha rifiutato con una maggioranza di "no" del 61% di accordare questi diritti a livello cantonale (nella città-cantone non c'è livello comunale) ai domiciliati da almeno dieci anni. Si tratta del terzo tentativo fallito nel giro di 15 anni ai bordi del Reno. Al momento in Svizzera solo a Neuchâtel e nel Giura gli stranieri hanno diritto di partecipare alle votazioni cantonali.
Anche i BERNESI hanno rifiutato il diritto di voto e di eleggibilità a livello comunale agli stranieri residenti da almeno 10 anni in Svizzera e cinque nel cantone. L'iniziativa "Vivere insieme - votare insieme" è stata infatti respinta dal 71% dei votanti. Già nel 1994 una simile iniziativa popolare era stata rigettata. La nuova proposta era stata promossa in particolare dai partiti di sinistra, secondo il concetto che chi lavora in Svizzera, partecipa alla vita sociale e paga le tasse deve avere diritto a partecipare alla vita politica.
SOLETTA e BASILEA CAMPAGNA hanno deciso di aderire al concordato intercantonale HarmoS per l'armonizzazione della scuola obbligatoria, con maggioranze rispettivamente del 58,4 e del 56,2%. HarmoS è entrato in vigore il primo agosto 2009 dopo essere stato adottato dal minimo richiesto di 10 cantoni. I cantoni che hanno detto "sì" al concordato sono ora 15, mentre sette si sono opposti.
I cittadini BASILEA CAMPAGNA hanno pure approvato con il 62,4% dei voti un progetto mirante ad aumentare dall'attuale 3% al 40% entro il 2030 la quota delle energie rinnovabili nel consumo elettrico e termico cantonale. Per raggiungere l'obiettivo il Cantone dovrà puntare essenzialmente su una migliore efficienza energetica degli stabili. Il testo approvato è il controprogetto di governo e parlamento a una iniziativa popolare dei Verdi che chiedeva un aumento della quota di energie rinnovabili al 50% entro il 2030. Contrariamente al progetto adottato, il testo dei Verdi includeva nel computo anche il traffico stradale.
A ZURIGO è stata bocciata con il 69,9% di voti un'iniziativa dell'Associazione traffico e ambiente (ATA) che chiedeva al Cantone di anticipare 520 milioni di franchi per potenziare il corridoio ferroviario fra Zurigo e Winterthur. L'anticipo fatto alla Confederazione sarebbe dovuto servire a potenziare il tracciato, che è già oggi molto trafficato, con la realizzazione di quattro binari.
I SANGALLESI hanno invece approvato con l'80,8% di "sì" un progetto che potenzierà i collegamenti ferroviari regionali (S-Bahn). Esso prevede che entro il 2013 i collegamenti avranno una cadenza di 15 minuti intorno al capoluogo e di mezz'ora nel resto del cantone. Il costo complessivo raggiunge i 200 milioni di franchi. Il Cantone dovrà partecipare con 50 milioni di franchi ed anticipare altri 30 milioni a carico della Confederazione.
Nel canton San Gallo i negozi continueranno d'altro canto a chiudere alle 19:00. I votanti hanno bocciato con il 63,5% dei voti la proposta di prolungare l'apertura di un'ora nei giorni feriali. È la terza volta in 15 anni che i sangallesi si esprimono contro un'estensione dell'apertura dei negozi. La proposta era combattuta dai sindacati e ha diviso pure il PPD e il PLR.
Nel canton LUCERNA i due circoli elettorali più piccoli - quelli dell'Entlebuch e di Willisau - saranno uniti, ma soltanto per il conteggio matematico, a partire dalle elezioni cantonali del 2011. Una riforma elettorale in tal senso è stata approvata nettamente.
Nel canton URI le imposte saranno ridotte per la terza volta dal 2006: il popolo ha infatti nettamente approvato la nuova legge in materia.
Gli SVITTESI hanno approvato una revisione totale della legge sulla banca cantonale, che permetterà in particolare all'istituto di aprire filiali in altri cantoni.
Gli OBVALDESI hanno accettato una rafforzata protezione dalle inondazioni nella valle della Sarneraa, come pure la riforma della giustizia.
Anche a GINEVRA è stata approvata una riorganizzazione giudiziaria, adeguamento al nuovo codice di procedura penale svizzero.
Nel canton VAUD contestare la pigione rimarrà gratuito: i votanti hanno respinto una legge varata dal Gran Consiglio, che avrebbe introdotto una tariffa per l'avviamento di una procedura di contestazione.
I rappresentanti di NEUCHÂTEL al Consiglio degli Stati saranno in futuro eletti con il sistema proporzionale: l'innovazione è stata approvata oggi da poco più del 60% dei votanti. Il cantone romando è così il secondo in Svizzera, dopo il Giura, a praticare questo sistema elettorale per la designazione dei "senatori".