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Widmer-Schlumpf a Roma: Maroni tiene a "buoni rapporti con Svizzera"

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 novembre 2009 - 19:16
(Keystone-ATS)

ROMA - L'amnistia fiscale italiana non deve rovinare "i rapporti di buon vicinato con la Svizzera". Lo ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno italiano Roberto Maroni che ha incontrato la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Eveline Widmer-Schlumpf in visita oggi a Roma.
Sullo scudo fiscale "ci sono trattative in corso tra i due paesi: Italia e Svizzera sono legati da rapporti di vicinanza e la collaborazione è eccellente", ha spiegato Maroni in una conferenza stampa al Viminale tenuta insieme alla consigliera federale.
Tutto ciò che viene intrapreso per contrastare l'evasione fiscale è giusto, ma tutto deve essere fatto nella salvaguardia dei rapporti di buon vicinato e collaborazione che ci sono con la Svizzera", ha precisato il ministro italiano. Da parte sua, Widmer-Schlumpf ha detto di "rispettare la posizione dell'Italia sullo scudo fiscale. Con l'Italia non ci sono attriti, la Svizzera rispetta le regole e si attiene alla normativa", ha detto la responsabile del DFGP.
Con Widmer-Schlumpf, Maroni ha anche affrontato il tema della rinascita dell'attività del terrorismo politico come quello dei Nat (Nuclei d'azione territoriali) e del fondamentalismo islamico" nel nord Italia.
E' una realtà, ha spiegato Maroni, "che monitoriamo e proprio perché queste attività sono segnalate in prossimità del confine svizzero, ho chiesto un rafforzamento dello scambio di informazioni tra i due paesi per contrastare questo fenomeno che sta riprendendo piede", ha detto.
I due ministri hanno anche siglato un'intesa per contrastare il traffico di droga attraverso le frontiere dei due paesi. "Puntiamo - ha spiegato Maroni - a rafforzare la collaborazione per i controlli transfrontalieri ed a cooperare anche nel rimpatrio, con voli congiunti, dei clandestini trovati nelle zone di frontiera; è stata decisa inoltre la costituzione di un gruppo di lavoro per definire misure di contrasto alla criminalità organizzata", ha precisato.
Le relazioni tra Berna e Roma hanno conosciuto momenti di forte tensione a causa di una perquisizione improvvisa da parte del fisco italiano in alcune banche svizzere. In seguito a questa "razzia", il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz ha annunciato di avere interrotto le trattative riguardanti un nuovo accordo di doppia imposizione con l'Italia.

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