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Wikileaks: NYT, Guardian, El Pais, le Monde pubblicano documenti

(Keystone-ATS) NEW YORK – Il New York Times, Guardian, El Pais e le Monde hanno pubblicato i documenti di Wikileaks sui loro siti.
Il quotidiano britannico rivela che gli alleati arabi degli Stati Uniti, in particolare l’Arabia Saudita, spingevano per un attacco contro l’Iran per bloccarne il programma nucleare.
Inoltre, scrive il Guardian, il Dipartimento di Stato Usa nel luglio 2009 ordinò di spiare i vertici delle Nazioni Unite, compresi il segretario generale, Ban Ki-moon, e i rappresentanti in Consiglio di sicurezza di Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna. La direttiva “classificata”, scrive il Guardian, fu spedita a 30 ambasciate a nome della segretaria di stato, Hillary Clinton, e chiedeva la raccolta di dati personali su questi e numerosi altri dirigenti e anche sottosegretari, consiglieri e collaboratori, comprese le password usate, le chiavi in codice usate per comunicare e anche i dati biometrici. “Informazioni -scrive il Guardian – che sembrano sfumare il confine fra diplomazia e spionaggio”.
L’edizione online di El Pais ha iniziato la pubblicazione del contenuto dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks, con in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: “le feste selvagge di Berlusconi”. I documenti ottenuti da Wikileaks rivelano “spionaggio, manovre occulte e corruzione” annuncia la pagina web del quotidiano spagnolo sotto il titolo “I segreti della diplomazia americana allo scoperto”, e parla di “rapporti corrosivi su Putin, Ahmadineyad, Sarkozy, Merkel o Berlusconi”.
Le prime rivelazioni da Wikileaks pubblicate dal sito on line del francese Le Monde riguardano i rapporti Usa-Iran e in particolare il dossier nucleare. In alcune dichiarazioni raccolte a Parigi da diplomatici che parlano con un iraniano che lavora a Teheran per un’organizzazione internazionale, l’Iran viene descritto come “una totale dittatura”. I documenti rivelano anche un tentativo di assassinare, nel gennaio 2010, “un presentatore televisivo irano-americano” che vive a Londra protetto dai servizi inglesi. Un agente iraniano avrebbe “tentato di reclutare in California un killer per assassinarlo”.

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