Zurigo: VPOD blocca deposito tram, interessate quattro linee
Le azioni di disturbo annunciate dal sindacato VPOD si sono trasformate in realtà stamane per gli utenti dei trasporti pubblici di Zurigo. Una cinquantina fra tranvieri e sindacalisti hanno bloccato fra le 4.30 e le 9.00 l'uscita di un deposito dei tram.
Il picchetto davanti al deposito di Irchel ha avuto ripercussioni sui collegamenti di quattro linee urbane: le numero 5,6,7 e 9. Inizialmente il sindacato aveva parlato di 150 persone davanti ai cancelli del deposito, ma il numero è stato ridimensionato col passare delle ore.
L'azienda cittadina dei trasporti VBZ si è preparata già da ieri ad ogni evenienza ed ha reagito impiegando autobus fra la stazione di Stettbach e l'importante snodo di Milchbuck, ha indicato all'ATS il portavoce Andreas Uhl. In parte sono inoltre stati impiegati tram provenienti da altri depositi.
Per bocca del suo segretario regionale Duri Berr, la VPOD ha fatto sapere di aver preso di mira la struttura di Irchel proprio perché gli effetti sulla rete sarebbero stati minimi: da una parte si tratta di un deposito piccolo, dall'altra le linee possono essere servite da tram provenienti da altre zone della città.
Sempre secondo Beer, quello odierno è stato solo il primo passo: nel fine settimana non sono previste azioni di disturbo, ma in seguito il sindacato si riserva altri interventi. "Naturalmente speriamo però che le autorità cittadine cedano di fronte alle nostre rivendicazioni", ha aggiunto.
La VPOD aveva abbandonato dieci giorni fa il tavolo delle trattative - cui continuano a sedere i sindacati Syna e Transfair - e aveva posto un ultimatum: se entro ieri la città non avesse dato seguito alle sue richieste, i tranvieri sarebbero entrati in sciopero.
Concretamente il sindacato chiede che sia garantita ai conducenti dei tram e dei bus una pausa giornaliera pagata di 30 minuti e che sia firmato un contratto collettivo di lavoro valido per tutto il cantone. Il municipio ha esortato alla calma, si è detto disposto a discutere e ha definito un eventuale sciopero "inaccettabile" e "sproporzionato".