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Usa: Trump vende bibbie “God Bless the Usa”, è bufera

(Keystone-ATS) Donald Trump si lancia in una nuova avventura per risanare le sue casse e quelle del Partito repubblicano, piegate dalle sempre più elevate spese legali dell’ex presidente. E approfitta della settimana santa per vendere le bibbie “God Bless the Usa”.

Per la non indifferente cifra di 59,99 dollari (circa 54 franchi), le bibbie offerte dal tycoon contengono anche la Costituzione americana, la Carta dei diritti, il Pledge of Alliance (il giuramento di fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti) e la Dichiarazione di indipendenza. “Facciamo tornare l’America a pregare”, dice Trump nel video promozionale postato sulla sua rete sociale Truth.

“Tutti dovrebbero avere la bibbia in casa. È il mio libro preferito”, aggiunge Trump attirandosi l’ira dei cristiani d’America, già critici nei confronti dell’ex presidente che nei giorni è tornato a paragonare il calvario di Gesù alle sue vicissitudini giudiziarie.

“Vedere un potenziale dittatore incriminato vendere bibbie patriottiche offre un parallelo con la settimana santa ma non con Gesù”, affermano il reverendo Nathan Empsall di Faithfull America con i media americani. “È una truffa blasfema”, rincara la dose Tara Setmayer, consigliere del The Lincoln Project, il gruppo di repubblicani anti-Trump.

L’ex deputata repubblicana Liz Cheney ricorre all’ironia per attaccare il tycoon, di cui è l’acerrima nemica per avere partecipato alla commissione d’inchiesta sul 6 gennaio. “Buona settimana santa Donald. Invece di vendere bibbie, dovresti acquistarne una”, scrive Cheney su X invitando Trump a leggere il versetto contenuto nel Libro dell’Esodo sull’adulterio.

Dalla vendita delle bibbie, Trump incasserà – secondo indiscrezioni – delle royalties sugli acquisti, in un’intesa apparentemente simile a quella per le sneaker “Never Surrender” in vendita per 399 dollari (360 franchi). Dietro a tutti e due gli accordi c’è CIC Ventures che, sotto licenza a pagamento, può usare il nome e l’immagine di Trump.

Le bibbie “God Bless The Usa”, nome ispirato alla musica del cantante country Lee Greenwood che accompagna Trump ogni volta che sale sul palco in uno dei suoi comizi, sono l’ennesima avventura imprenditoriale dell’ex presidente.

Prima di scendere in campo in politica, Trump aveva sponsorizzato bistecche e vodka con il suo nome, ma anche un’università. Avventure continuate anche prima o dopo la Casa Bianca con il lancio di NTF, non fungible token, e di magliette e tazze con la sua foto segnaletica scattata per l’incriminazione in Georgia per il suo tentativo di sovvertire il risultato elettorale.

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