VS: ancora più estesa zona contaminata dal mercurio
(Keystone-ATS) Si estende nell’Alto Vallese, nella regione di Visp e di Raron, la zona colpita dall’inquinamento al mercurio imputato all’azienda chimica Lonza: concentrazioni da elevate ad estremamente elevate del metallo sono state rilevate in altri terreni, indica oggi il Cantone in un comunicato. La Lonza annuncia dal canto suo nuove investigazioni in altri perimetri.
A Visp, le misurazioni effettuate per il conto della cassa pensioni dell’industria chimica nei terreni di cui è proprietaria, situati nella zona abitata a sud della stazione FFS, hanno rivelato in tre parcelle tassi di mercurio che hanno raggiunto 75 mg/kg, un valore nettamente superiore al limite di 5 mg/kg a partire dal quale è necessario il risanamento. In attesa dei lavori, il Cantone ha vietato il loro utilizzo.
Valori estremamente elevati sono peraltro stati riscontrati dai sondaggi svolti nel quadro della costruzione dell’autostrada A9 fuori dalla zona abitata di Raron, nel luogo detto “Steineye”. In due terreni di 400 mq ciascuno, situati a ovest della zona di cui è già stata costatata la presenza di mercurio, sono state rilevate concentrazioni di 1’300 mg/kg.
Nella parte orientale della zona in causa sono persino stati registrati valori di 2’600 mg/kg. Questo dato e la presenza di materiali di scavo lasciano supporre che si tratti di terra portata sul posto in passato e non di fanghi e sedimenti provenienti dal canale di evacuazione “Grossgrundkanal” utilizzato a suo tempo dalla Lonza, rileva la nota.
L’esito di queste investigazioni ha incitato il Servizio cantonale di protezione dell’ambiente a chiedere alla Lonza di analizzare immediatamente e in modo dettagliato i terreni situati nelle vicinanze. A scopo preventivo, i proprietari delle parcelle sono stati invitati a non farvi pascolare il bestiame.
I risultati annunciati oggi destano “molta preoccupazione” fra gli abitanti della regione, riferisce in un comunicato l’ex consigliere di Stato socialista Thomas Burgener, co-presidente del “gruppo mercurio” che difende gli interessi dei residenti. L’associazione chiede alle autorità che le investigazioni siano estese all’intera vallata.