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Credit Suisse migliora nettamente stime Pil 2018

Il Credit Suisse migliora nettamente le stime del Pil per il 2018. KEYSTONE/MELANIE DUCHENE sda-ats

(Keystone-ATS) Gli economisti del Credit Suisse correggono nettamente al rialzo le loro stime relative alla crescita economica svizzera nel 2018: il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe attestarsi quest’anno al +2,2%, a fronte del +1,7% anticipato sei mesi fa.

Il motivo del revisione delle attese è una valutazione più ottimistica degli investimenti in beni strumentali (impianti, macchinari, veicoli) delle aziende, che secondo gli esperti della grande banca dovrebbero crescere del 4,0%, contro il +2,8% pronosticato in precedenza.

L’export si trova in una fase di “mini boom” grazie alla buona congiuntura mondiale, si legge in un comunicato diffuso oggi. Al contempo il lieve indebolimento del franco dà un po’ di fiato alle imprese in termini di margini e utili. Ciò, secondo gli economisti del Credit Suisse, dovrebbe comportare una crescita sovraproporzionale degli investimenti in beni strumentali.

Gli esperti si mostrano invece un po’ più pessimisti per quanto riguarda la situazione dei consumi privati e degli investimenti nella costruzione. Nel primo caso la correzione al ribasso delle stime viene spiegata con la limitata crescita dei salari reali e con la modesta evoluzione dell’occupazione. Inoltre, l’immigrazione, principale volano dei consumi, si è notevolmente indebolita. Nel secondo gli economisti della grande banca sostengono che nonostante i consistenti portafogli degli ordinativi, l’aumento delle superfici sfitte spingerà gradualmente i costruttori a sollevare il piede dall’acceleratore, anche in vista di un aumento dei tassi d’interesse.

Per il 2019 il Credit Suisse prevede una progressione del Pil dell’1,7%, presupponendo che sia le esportazioni che gli investimenti in beni strumentali e nella costruzione cresceranno meno fortemente che quest’anno. L’istituto si attende la prossima decisione sui tassi d’interesse da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) nel marzo 2019. L’ultimo aumento risale al 2007.

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