Francia: attacco a Oléron; i due feriti sono fuori pericolo
Le due persone rimaste gravemente ferite ieri dall'auto lanciata su pedoni e ciclisti sull'isola di Oléron, al largo di La Rochelle, sulla costa atlantica francese, non sono più in pericolo di morte, riferisce il ministro dell'interno Laurent Nunez.
(Keystone-ATS) Questi conferma anche una possibile forma di ”autoradicalizzazione” religiosa del responsabile dei fatti, un francese di 54 anni, che ha gridato Allah Akbar (Allah è il più grande) al momento dell’arresto.
“Resta da capire se questo sia stato determinate o meno nel passaggio all’atto e quale sia la motivazione dell’individuo”, conosciuto nell’isola di Oléron come un emarginato con problemi di alcol, ha aggiunto il ministro ai microfoni della radio pubblica France Inter.
Il sospetto ha travolto deliberatamente cinque pedoni o ciclisti, prima di gridare Allah Akbar al momento dell’arresto. Due vittime sono rimaste gravemente ferite, una giovane donna di 22 anni, collaboratrice di un deputato del partito Rassemblement National (RN, estrema destra), nonché un ciclista di 69 anni.
”Sono ancora ricoverati in urgenza assoluta, ma la loro vita non è più in pericolo”, ha precisato Nunez, aggiungendo che ”restano ferite estremamente gravi, in particolare, per la giovane donna”. La procura di La Rochelle indaga per ”tentato omicidio” e la Procura nazionale antiterrorismo della Francia (Pnat) non è stata al momento coinvolta nelle indagini se non in veste di osservatore.
Il ministro dell’interno preferisce parlare per il momento di ”spedizione omicida” piuttosto che di ”attentato”. Ma determinarlo ”spetta alla giustizia. Nessuno nega che abbia effettivamente gridato Allah Akbar. Ci sono stati da parte sua riferimenti religiosi piuttosto chiari, piuttosto espliciti”, ha puntualizzato Nunez.
Alla domanda su una possibile ”autoradicalizzazione” dell’indagato – che secondo alcuni media avrebbe scoperto la religione musulmana un mese fa – il ministro ha risposto: ”Ve lo confermo”.