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GR: la Val Bregaglia festeggia i 150 anni dell’opera “La Stria”

Keystone-SDA

La tragicommedia "La Stria, ossia i stinqual da l'amour" (La strega, ossia gli scherzi dell'amore) di Giovanni Andrea Maurizio, pubblicata per la prima volta nel 1875, compie 150 anni. Sabato verrà reso omaggio all'opera teatrale scritta in dialetto bregagliotto con un evento a Vicosoprano.

(Keystone-ATS) “La Stria”, racconta vicende ambientate in Val Bregaglia nel XVI secolo sullo sfondo della Riforma e dei processi per stregoneria. Il “dramma storico in cinque atti”, si legge nel Dizionario storico della Svizzera, offre un ritratto della cultura locale. Dai partiti politici fino alla corruzione nelle elezioni, passando dal servizio mercenario, indica il comitato “La Stria 150 anni dopo” in una nota.

“Con tematiche anche attuali”, aggiunge Maja Bischoff-Pool, coordinatrice del progetto e membro del Consiglio della Fondazione Gaudenzio e Palmira Giovanoli di Maloggia, iniziatrice della commemorazione, in un’intervista a Keystone-ATS.

Particolarità dell’opera è che è scritta in rime “nelle varianti locali di dialetto bregagliotto”, prosegue la nota. “‘La Stria’ è un’opera che è stata sentita moltissimo dai nostri antenati, ogni generazione faceva la rappresentazione”, precisa la coordinatrice. Oggigiorno, lo è soprattutto da chi ha 55 anni e più, indica.

Bilancio positivo

Per tutto il corso di quest’anno, il comitato “La Stria 150 anni dopo” ha organizzato un ciclo di eventi legati alla tragicommedia bregagliotta, fra cui conferenze e concerti.

“Il primo grande passo è stato riunire diverse persone, gli enti culturali e creare un gruppo di cooperazione con la Pgi Bregaglia (sezione della Pro Grigioni italiano, ndr.), con la Società Storica Bregaglia e anche con le Scuole di Bregaglia”, spiega Bischoff-Pool. “Abbiamo avuto un grande sostegno anche dal Comune”, aggiunge.

Da questo lato i vari attori culturali della valle hanno avuto molta libertà, afferma la coordinatrice. “La speranza è che facendo tutte queste attività durante l’anno si sia un po’ rinfrescata la memoria, così da mantenere viva ‘La Stria’” anche fra i più giovani, precisa.

I festeggiamenti culmineranno nella giornata speciale denominata “Al dì da La Stria”, che si terrà sabato prossimo dalle 16:00 alle 20:30 nella palestra di Vicosoprano (GR).

Scena con attori del 1979

In programma, fra le altre cose, una recita teatrale della scena “Tumee Stampa e i Cacciadur” (“Tumee e i cacciatori a Nasciarina”) tratta da “La Stria”. Tumee è il nome del mercenario che, tornato in valle, racconta la sua storia. È innamorato di Anin, figlia di povera gente, che viene accusata di essere una “stria” (strega in bregagliotto, ndr.). La storia ha un lieto fine, assicura la coordinatrice.

Gli attori, che interpretano i protagonisti, – eccetto uno – sono gli stessi dell’ultima rappresentazione del 1979. All’epoca avevano una ventina d’anni e sono tornati in Bregaglia apposta per questa edizione commemorativa, spiega Bischoff-Pool con una certa emozione. “L’attore principale (Carlo Tam) recita un lungo monologo, parlando della sua esperienza quale mercenario.”

“L’altro giorno sono stati da me nella stüa (il salotto in bregagliotto, ndr.) per fare una prima prova ed è stato bellissimo sentire questo uomo che adesso è maturo con tutte le esperienze della vita che dice: ‘ho interpretato questo pezzo a vent’anni, adesso lo dico diversamente perché so cosa significano certe parole'”, precisa Bischoff-Pool.

La manifestazione terminerà con la proiezione di un documentario di Patrik Giovanoli riguardo all’ultima rappresentazione de “La Stria” nel 1979 con interviste attuali agli attori dell’epoca. Nel 2015, vi era stato un tentativo, senza successo, di riproporre l’intera pièce sulla scena. La speranza della coordinatrice è che un giorno i giovani bregagliotti riproporranno “La Stria” in chiave moderna.

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