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Il compenso di Musk alla prova degli azionisti Tesla

Keystone-SDA

Il maxi-compenso da 1'000 miliardi di dollari per Elon Musk alla prova degli azionisti di Tesla, chiamati a decidere se è adeguato o eccessivo. In gioco c'è il futuro del colosso delle auto elettriche.

(Keystone-ATS) Se il compenso approvato e proposto dal consiglio di amministrazione non passerà il rischio è l’addio del miliardario dalla guida della società. Musk ha minacciato infatti di lasciare la sua creatura nel caso di una bocciatura, mettendo di fatto gli azionisti di fronte a una scelta: decidere se il rischio di perdere Musk come CEO supera le preoccupazioni di governance e sociali di assegnare all’uomo più ricco del mondo quello che potrebbe essere il più grande stipendio aziendale della storia.

Diversi azionisti hanno già svelato le loro intenzioni di voto. Il fondo sovrano norvegese ha già detto che voterà “no”, così come il maggiore fondo pensione americano Calpers. Charles Schwab, Morgan Stanley e il fondo pensione pubblico della Florida si esprimeranno invece in favore del maxi-compenso a Musk. Cruciali per l’esito delle votazioni saranno Vanguard, BlackRock e State Street, i tre maggiori azionisti con rispettivamente il 7,5%, il 4% e il 3,4%. La presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, Robyn Denholm, ha trascorso le ultime settimane a cercare di convincere gli investitori a votare a favore di Musk, mettendoli in guardia su un futuro incerto nel caso in cui il miliardario dovesse lasciare.

Non è la prima volta che il compenso del patron di Tesla finisce nella bufera. Lo scorso anno un giudice del Delaware ha bocciato il pacchetto da 56 miliardi che Tesla gli aveva garantito al raggiungimento di obiettivi che sembravano irraggiungibili nel 2018, quando erano stati fissati. Musk non solo li aveva centrati ma li aveva largamente superati. In base al nuovo pacchetto compensi, Musk non riceverà alcun salario o bonus ma incasserà azioni quando Tesla raggiungerà nell’arco di dieci anni determinati obiettivi di capitalizzazione di mercato. Per intascare la maxi cifra di 1’000 miliardi, Musk dovrà riuscire a far valere Tesla 8’500 miliardi, più di otto volte quanto vale ora. E dovrà impegnarsi, fra l’altro, a mettere sulle strade un milione di taxi autonomi e un milione di robot. Se riuscirà nell’impresa non solo diventerà un super paperone ma si ritroverà anche con quasi il 29% di Tesla, un livello di controllo straordinario per un CEO. Musk ha più volte spiegato che quello che lo interessa non sono i soldi ma un maggiore controllo di Tesla così da metterla al riparo dalle vendite allo scoperto.

Oltre al maxi-compenso, gli azionisti sono anche chiamati a esprimersi sulla proposta che Tesla investa miliardi in xAI, la startup di intelligenza artificiale di Musk.

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