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Messico: fiamme in centro migranti, almeno 379 morti

L'incendio è stato appiccato dai migranti che protestavano contro la loro imminente deportazione, ha annunciato il presidente del Messico Andres Manuel Lopez Obrador. Keystone/EPA EFE/LUIS TORRES sda-ats

(Keystone-ATS) Almeno 39 persone sono morte in un incendio scoppiato ieri sera in un centro per immigrati nella città messicana di Ciudad Juarez, al confine con gli Stati Uniti. Lo hanno reso noto le autorità.

L’incendio si sarebbe sviluppato dopo le 22.00 locali in un centro dell’Istituto nazionale per le migrazioni (INM) – situato accanto al ponte internazionale di Lerdo – dopo che le autorità avevano fermato circa 71 migranti nelle strade della città e li avevano portati nel centro.

Il rogo è stato appiccato dai profughi che protestavano contro la loro imminente deportazione, ha annunciato il presidente del Messico Andres Manuel Lopez Obrador.

“Presumiamo che abbiano saputo che sarebbero stati espulsi e che, per protesta, hanno messo dei materassi alla porta del centro di accoglienza e gli hanno dato fuoco, senza immaginare che questo avrebbe causato questa terribile disgrazia”, ha indicato il presidente durante la sua quotidiana conferenza stampa.

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