Domani si ricordano gli 80 anni del processo di Norimberga
Domani si ricordano gli ottant'anni del processo di Norimberga, iniziato esattamente il 20 novembre 1945.
(Keystone-ATS) Il processo per 21 nazisti di alto rango sarebbe durato un anno, fino all’ottobre del ’46, e avrebbe portato a 12 condanne a morte. Successivamente, fino al ’49, si sarebbe tenuto il secondo gruppo di processi di Norimberga, per altri 12 esponenti del nazionalsocialismo: stavolta erano imprenditori, medici, giuristi.
Alla sbarra, il 20 novembre 1945, i principali capi della Germania nazista, tra i quali Herman Göring e Martin Bormann, accusati tra l’altro di crimini contro la pace, crimini di guerra e contro l’umanità in un procedimento che è considerato una pietra miliare del diritto internazionale. Per la prima volta nella storia, individui devono rispondere in tribunale di atti commessi in nome dello Stato.
Domani la città di Norimberga avvierà una serie di iniziative per ricordare quei giorni. La celebre Saal 600 dove ebbe luogo il processo sarà aperta al pubblico e ospiterà diversi dibattiti. La scelta della città in Baviera non fu casuale, dato che era stata la città nella quale il Partito nazionalsocialista tenne i suoi raduni e i suoi congressi.
La Germania era occupata da quattro eserciti e non esisteva praticamente più, i processi, oltre quello principale contro i capi nazisti ci furono diversi altri procedimenti secondari, chiarirono anche il rapporto profondo tra la popolazione e il regime nazionalsocialista.
Tra i giornalisti inviati al processo c’era anche un giovane Willy Brandt, incaricato dalla stampa norvegese, che era tornato in patria dopo essere stato costretto a lasciarla quando Hitler aveva preso il potere. Nel 1969 sarebbe divenuto cancelliere federale.