Lo spionaggio durante la 2a guerra mondiale al Castello di Morges
Il Castello di Morges (VD) si interessa al ruolo della Svizzera in fatto di spionaggio e resistenza durante la Seconda Guerra mondiale. La mostra, intitolata "Top secret", conta più di 500 oggetti.
(Keystone-ATS) Aperta da giovedì e fino al 20 dicembre 2026, essa rivela che la Svizzera nonostante la sua neutralità, è servita “come terreno d’azione per le spie degli Alleati, nonché da base logistica per i sistemi di resistenza”, indica il Castello di Morges in una nota.
L’esposizione mostra così “il coinvolgimento decisivo della Svizzera nella guerra segreta che si è svolta tra il 1939 e il 1945”. Sullo sfondo, racconta anche “la nascita dei servizi segreti moderni e offre uno sguardo sugli inizi della guerra fredda”, prosegue il comunicato.
Si tratta di un’opportunità per scoprire questo lato spesso sconosciuto della storia elvetica attraverso un percorso immersivo e didattico, che include trasmissioni criptate e operazioni clandestine.
A margine della mostra, a partire da gennaio inizierà un ciclo di conferenze sul tema dello spionaggio.